Oltre i confini della realtà con la serie “Cronache di una Sognatrice” di Antonino Trovato

L’autore Antonino Trovato.

Prima di parlarvi di questa serie “policromatica” targata Edizioni Open, lasciate che vi presenti l’architetto che ha ordito tale storia. Antonino Trovato, nato a Catania nel 1984, ha vissuto i migliori anni immerso tra le letture di filosofia, la passione per la storia e gli amici con cui ha condiviso il periodo universitario, conseguendo anche la laurea in Filosofia e la specializzazione in Storia della Filosofia. È un grande appassionato di fantasy, horror, manga, anime e videogames, e adesso cerca di coniugare, a modo suo, queste passioni in alcuni racconti pubblicati sulla piattaforma Edizioni Open, tentando altresì di dar sfogo alla propria creatività e con essa intrattenere ogni singolo lettore.

E con le “Cronache di una Sognatrice”, Antonino riesce a centrare entrambi gli obiettivi: se da una parte la serie è frutto di un sano fluire cosmico, quale la fantasia, dall’altra i mondi immaginati – evocati – sono capaci di attecchire con energia nella mente dei lettori. Il mondo che ha tessuto Antonino è vastissimo, va oltre e si sposa perfettamente con uno dei poteri più grandi che l’essere umano abbia: la fantasia. E la sua capacità immaginifica esplode in un turbinio crescente di colori, fatto di tanti personaggi, storie e ambientazioni ricche di “visioni”. Il tutto poi viene fatto saggiamente confluire nel reame onirico.

Ma chi è Zaira, la protagonista di questa storia? O meglio, cosa rappresenta? Forse un concetto, quello del “ritorno degli eroi”. Non un “ritorno” qualsiasi, ma quello del proprio essere. D’altronde il viaggio è la metafora cardine di questa serie, quel viaggio che ha il potere di cambiarci (in bene o in male dipende da noi), di scardinare le nostre paure, di mettere a confronto ciò che crediamo certo con la verità assoluta. La realtà, un demone che se non saputo affrontare rischia di annientarci, annichilirci in tutto e per tutto. Chi è Zaira? Cosa rappresenta dunque il suo viaggio, l’immergersi in tale mondo onirico? La volontà di affrontare orrori, memorie, vicende; la volontà di affrontare se stessi, i propri limiti. La voglia incontrovertibile d’identità assoluta… il potere dei poteri. Ma con questo finale di stagione, assolutamente aperto, Antonino Trovato è stato capace di dare vita a qualcos’altro. È andato oltre l’oltre. Con l’ultimo episodio della prima stagione qualcosa di nuovo si staglia all’orizzonte. Ora più che mai!

Estratto dalla serie:

Eccovi un piccolo stralcio estrapolato dal decimo episodio dal titolo “Incubo eterno”:

Zaira venne trafitta al petto da mille lame nere; il Cuore delle Lacrime s’infranse, mentre alcune stille annerite scivolarono sul suo volto impallidito. Un ultimo sghignazzo, poi un urlo titanico. Una colonna di ombre si elevò squarciando la cupola del Santuario, da cui emerse il ruggito divino di un maestoso Drago nero che ammutolì il fragore della grande battaglia. La Luna, splendente sino ad allora, scomparve dietro una fitta nebbia asfissiante. 

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Specifiche serie

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