Recensione de “Il settimo bicchiere – Oscura follia”, una serie Edizioni Open firmata Dario Pezzotti

Recensione a cura di Antonino Trovato

Lo scrittore Dario Pezzotti.

Oggi vi presento la serie Edizioni Open dal titolo “Il settimo bicchiere – Oscura follia” di Dario Pezzotti. Dario, nato il 9 ottobre 1978, vive a Palazzolo sull’Oglio. Appassionato lettore, adora i romanzi di Stephen King e tutte le storie che sappiano regalare emozioni. La musica è la sua seconda grande passione. Ascolta qualsiasi genere musicale, dal jazz al metal (a eccezione dei dischi latinoamericani), ma regalategli un cd autografato dei Nightwish e avrete la sua gratitudine. Le storie che scrive spaziano dal fantastico al dramma, ma hanno tutte un elemento in comune: l’oscurità dell’animo umano. La sua pagina Facebook è DarioPezzotti Scrittore Instagram dariopezzotti

Dopo questa breve presentazione, diamo spazio alla recensione: Questa Serie, dal titolo “Il settimo bicchiere – Oscura follia”, è da leggere tutta d’un fiato. È quello che ho fatto, ritrovandomi immerso, sin da subito, tra gli abissi delle oscure trame ordite con grande maestria da questo autore che, servendosi di un linguaggio forte e diretto, avvolge e stravolge ogni pensiero, mentre i decadenti anfratti delle ambientazioni, e i dialoghi ottimamente caratterizzati, rasentano i limiti di una traumatizzante follia. Ma celati dall’ondeggiante bourbon dei sette bicchieri, e dal senso di nausea di John Ellen che imprigionerebbe qualsiasi lettore, si ergono stupendi angoli intrisi di venature poetiche, che rendono lo stile di questo scrittore unico e affascinante. Il lettore verrà posto dinanzi allo specchio distorto di una realtà alternativa, una dimensione legata alla nostra drammatica esistenza. Una Serie che, al di là della pura pazzia, offre al lettore fulgidi istanti di sana riflessione.

Estratto dalla serie:

Eccovi anche un piccolo stralcio tratto dal quarto episodio della Serie, dal titolo “L’abisso”:

Era stato John Ellen, nel tempo antecedente all’oblio. Ora cammina in un mondo che è l’ombra del mondo stesso. In una dimensione che è lo specchio distorto della realtà.

Cammina tra la moltitudine affogata nell’oscuro oceano: uno di molti, uno di nessuno.

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Specifiche serie:

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