Intervista all’autrice Vanessa Cornacchia: l’amore, il tempo e la morte nel fantasy “Valknut – Soul of Valkyrie”

La scrittrice Vanessa Cornacchia.

Vanessa Cornacchia è una giovane autrice la cui passione per il fantasy è cresciuta anno dopo anno sempre più, passando dal role playing dei gdr ai suoi personaggi e dall’interpretazione di questi ultimi alle sue storie… ai suoi libri. Il fantasy per lei ha un potere immenso: ha la capacità di condurla in ogni dove, lontano, di aprirle la mente e di guardare il mondo con altri occhi. Così “il fuori dall’ordinario”, il bisogno di credere che ci sia magia in ogni cosa, si tramuta in un’esigenza artistica che esplode nella voglia di imprimere nella carta gli universi creati dalla sua immaginazione. “Valknut – Soul of Valkyrie” è il suo romanzo d’esordio, una storia i cui temi principali sono l’amore, il tempo e la morte… entità vissute e viste attraverso diversi occhi e diverse forme.

Quando hai capito che la scrittura avrebbe fatto parte della tua vita? È una passione nata per caso o ci sono stati degli elementi scatenanti?

Ho iniziato a lanciarmi nel mondo della scrittura attraverso i giochi di ruolo. Era il lontano 2010 quando per caso entrai a far parte del mio primo gdr e diventai una role player. Iniziai a creare storie sui personaggi più disparati; il mio primo personaggio in assoluto fu una vampira di nome Kelly. All’inizio la mia passione per il fantasy ebbe il sopravvento quindi mi concentrai prevalentemente sulla creazione di personaggi e storie, inerenti a questo filone.
Poi decisi di buttarmi anche nella creazione di personaggi appartenenti al genere ‘real life’ – così si chiamano quei personaggi che hanno caratteristiche comuni, normali, della vita di tutti i giorni – ma mi sono resa conto che cercavo sempre storie un po’ fuori dal comune di cui nessuno scriveva. Ogni qualvolta creavo o creo un personaggio, mi piace informarmi su questo. Ho mosso vampiri, stregoni, licantropi, mezzosangue, angeli, demoni, angeli caduti. Mi sono letteralmente tuffata nel mondo dei nativi americani, quando ho dato vita a un personaggio che aveva origini Sioux; mi piace conoscere il linguaggio, gli usi, i costumi e la storia di ciò di cui vado a parlare, perché penso sempre che è importante dare una base vera e stabile ad ogni cosa anche quando ci si getta nel fantastico, poi.
Il role playing è praticamente andare ad interpretare con la scrittura (nel gergo dei giochi di ruolo ‘role’) dei personaggi, in una sorta di botta e risposta con altri players.
Si crea così una storia che si dirama davanti agli occhi spesso per improvvisazione, altre volte sotto forma di vere e proprie trame prestabilite.
Io ho sempre preferito l’improvvisazione, mi ha sempre dato modo di esprimere al meglio la fantasia e le idee che mi gironzolavano per la mente.
Ad ogni modo, essere una roleplayer mi ha permesso non solo di scoprire che la scrittura per me, è una vera e propria passione e non semplicemente un hobby, ma anche di migliorarmi, di provare emozioni, di crescere, di sfogare la fantasia, di ampliare le mie vedute e conoscere moltissime persone che mi hanno lasciato ricordi sia belli, che brutti; due di queste persone, non solo sono diventate in ben poco tempo preziose per me, ma sono state fondamentali per giungere alla decisione di pubblicare finalmente il mio primo romanzo.

Quindi credi che i giochi di ruolo possano in qualche modo stimolare il processo creativo, ampliare l’immaginazione e sostenere un autore nel corso della stesura di uno scritto?

Credo che i giochi di ruolo possano aiutare a stimolare la fantasia, a imparare da altri anche perché no, a capire meglio quale genere ci permette di trasmettere meglio emozioni e ci fa stare meglio. Io con i giochi di ruolo ad esempio ho capito che avevo bisogno di scrivere di storie particolari, diverse dal solito altrimenti mi annoiavo. Essere un roleplayer permette di sperimentare e di interagire con altre persone che hanno la stessa passione. E nel caso in cui si stia scrivendo un libro, permette anche un po’ di svagare la mente e perché no, tenersi in allenamento. In ogni caso, il mondo dei giochi di ruolo non è tutto rose e fiori; i leoni da tastiera si nascondono ovunque e spesso sono anche piuttosto subdoli. Ed è un universo complesso. La natura umana, nascosta dietro i personaggi, sbuca fuori in modi spesso spiazzanti quindi se decidete di intraprendere un esperienza nei gdr, o nel ‘fake world’ (ora si chiama così, quando entrai a farne parte io si chiamava ‘fanta world’) ricordate di andarci con cautela. Non è solo fake il mondo in cui finite catapultati, spesso sono fake anche coloro che si nascondono dietro i personaggi. Ma credo che questo sia un fattore prettamente legato alla natura umana in generale, se si è sfortunati.

Quindi il fantasy si sposa alla perfezione con la tua anima da scrittrice?

Esatto. Mi porta lontano, mi fa aprire la mente, non mi annoia mai, mi spinge a dare il meglio, a scervellarmi, a guardare il mondo con altri occhi. Prediligo il fantasy perché amo le cose fuori dall’ordinario, perché ho bisogno di credere che ci sia magia in ogni cosa e poi, mi diverte scrivere fantasy, tiene viva la parte di me più fanciullesca. Non sono di mentalità chiusa riguardo gli altri generi, ma io quando entro in una biblioteca o in una libreria punto senza dubbio al reparto fantasia. Datemi un universo fantastico, creature mitologiche e personaggi strani ed io sono una persona felice.

Ci sono dei romanzi o degli autori che consiglieresti per gli amanti di questo genere?
Tantissimi…Ho scoperto di amare il fantasy quando ero ancora una bambina. Ricordo che il mio libro preferito ai tempi delle elementari era Le Streghe Di Roald Dahl. Ce l’ho ancora quel libro ed è consumato dalle tante letture. Poi sono cresciuta e ho iniziato a diventare un’assidua frequentatrice della biblioteca del mio paese… e dovrei fare un elenco infinito. Mi limiterò a fare qualche nome.
Tra le mie autrici preferite c’è Cassandra Clare, la trovo geniale. E’ al primo posto probabilmente. Il suo modo di incastrare i dettagli, di creare personaggi fuori dal comune è eccezionale. Ha dato vita ad un mondo straordinario con ‘Shadowhunters’. Poi c’è J.K.Rowling, Stephenie Meyer, Becca Fitzpatrick,Christopher Paolini, Libba Bray (vi consiglio la sua trilogia su Gemma Doyle, poco conosciuta nel settore), Melissa Marr e poi ce ne sono moltissimi altri, se li elenco tutti finisco domain mattina. Dove c’è fantasy, comunque accorro io.

Quali sono i progetti in ambito letterario che attualmente stai portando avanti?

Sto scrivendo il secondo volume della Valknut Saga, dal titolo Poisoned Blood. A differenza del primo volume, questo avrà ambientazioni molto più dark ed anche i personaggi saranno avvolti da un alone d’oscurità. Se il primo libro era una sorta di scoperta di un nuovo mondo, nel secondo volume c’è una scoperta del lato oscuro che alberga nel mondo e in ognuno dei personaggi. 

Oltre a Valknut II, in compagnia di Patrizia Spante, mia amica ed autrice della Stirpe del Kaos Donna di Spade e L’ultimo legionario – che vi consiglio assolutamente di leggere perchè non ha nulla di meno delle autrici/autori di cui ho scritto prima, vista la sua fantasia travolgente e il suo ottimo modo di raccontare -, stiamo scrivendo in separata sede e pubblicando su wattpad le avventure di due guerrieri berserkir di nome Tavish e Balthazar, l’uno demone del fuoco e l’altro demone e fata. Il titolo di queste avventure è ‘Blood on Fire’ ed è una lettura consigliata ad un pubblico adulto viste le scene un po’ cruente ed anche erotiche; affronta temi non solo fantasy, ma anche di attualità quali il bullismo, la violenza gratuita, l’omosessualità e molto altro ancora. E’ un fantasy dai toni seri, ma spesso e volentieri potrete trovarvi momenti esilaranti e sarcasmo alle stelle; mi sento di dire, anche se un po’ di parte, che i personaggi Balthazar e Tavish, sono molto intensi e pregni di emotività. Per scrivere di questi due testoni, abbiano persino imparato qualche parola in irlandese, con nostro sommo piacere, oltre ad esserci informate su luoghi irlandesi, scozzesi e sulle leggende di questi posti tanto magici, quanto pregni di Storia.
Per quanto riguarda altri progetti… ho da poco iniziato a scrivere una Serie fantasy su Edizioni Open, dal titolo “Cheramyes”.

“Valknut – Soul of Valkyrie” è il tuo romanzo fantasy d’esordio, il primo di una serie di volumi. Vuoi parlarcene?

Valknut è un romanzo rivolto a un pubblico di giovani adulti/adulti, amanti del fantasy e dell’urban fantasy. I temi principali sono tre: l’amore, il tempo e la morte. Ognuno di questi temi è affrontato con innumerevoli sfaccettature.
Come roleplayer, non ho mai affrontato la mitologia norrena quindi diversi mesi fa mi sono decisa ad acculturarmi al riguardo – lo sto facendo tutt’ora perché non si smette mai d’imparare-, ed è nata l’idea di tuffarmi in questo complesso mondo. Spinta da due cari amici, ho deciso finalmente dapprima di pubblicare la storia su Wattpad e poi, di renderla romanzo vero e proprio.
In Valknut i personaggi principali sono fondamentalmente due, Svava e Sinnika. Due donne diverse, ma complementari che si troveranno inconsapevolmente l’una nella vita dell’altra. Attorno a questi due personaggi femminili ruota un universo di personaggi altrettanto importanti. C’è Freki, l’uomo gatto misterioso e affascinante, Freyr il dio dell’amore impetuoso e passionale, Odino per certi versi prepotente, per altri ambiguo e via così… verso altri personaggi tutti da scoprire. La trama è intricata, i tasselli s’incastrano mano a mano e non vorrei rivelare troppo. Tutto ha inizio con i due innamorati Svava e Helgi; la prima una valchiria il secondo un eroe abituato a vincere tutte le sue battaglie. Il loro è un amore destinato a non esser pienamente vissuto; i due infatti sono destinati a incontrarsi, innamorarsi e poi morire… per innumerevoli volte, finchè Odino deciso a metter fine a questa maledizione, tenta di tenere lontana Svava da Helgi, ma si creeranno una serie di imprevisti che stravolgeranno ogni cosa.

Ci sono dei significati ben precisi che vuoi veicolare attraverso la storia e i personaggi del tuo libro?

Come ho accennato nella precedente risposta, Valknut Soul of Valkyrie affronta tre tematiche importanti e le affronta in molteplici modi. L’amore viene vissuto e visto, attraverso diversi occhi e diverse forme. Uno dei personaggi che si vedrà spesso comparire e che avrà un ruolo importante, è il dio dell’amore. Personalmente forse, il mio personaggio preferito; in lui ho voluto racchiudere tutto ciò che immagino sia l’amore. Freyr è impulsività, passione, fedeltà, erotismo, struggimento, libertà e molto altro. Nessuno meglio di lui conosce l’amore eppure, egli stesso non sembra mai smettere di imparare.
Il tempo invece rappresentato dalle Norne, è un altro tema sottile che traspare costantemente; l’importanza del passato, l’inevitabilità del presente e l’incertezza del futuro. Nei confronti di quest’ultimo c’è timore, curiosità, euforia. Il tempo è una tematica che tutti i personaggi tirano in ballo, alle volte anche inconsapevolmente.
E poi c’è la morte, raffigurata con il personaggio di Hel, la regina degli Inferi. Aleggia come una promessa o una condanna costante, seppur a volte in modo quasi invisibile.
I messaggi che voglio trasmettere sono diversi. Ma non voglio neppure avere la pretesa che tutti colgano le stesse cose. Mi piace che ognuno dia a ciò che legge il significato che pensa di aver appreso… Posso dire però, che Valknut affronta temi svariati, senza voler esser troppo pretenzioso. Oltre alle tematiche descritte sopra, troverete temi quali la schizofrenia, la bisessualità, l’omosessualità, il bullismo, l’amicizia…
Spero di riuscire a trasmettere tanto con Valknut Soul of Valkyrie e lo stesso vale con i successivi libri. E’ la cosa più importante di tutte per me, trasmettere e trascinare dentro le pagine e se riesco anche a mandare messaggi, non posso che esserne felice.

Hai parlato di Wattpad, la piattaforma online che unisce una comunità multilingue di scrittori e lettori. È uno strumento utile, un’esperienza che consiglieresti?

Sono una persona molto sincera, quindi dirò onestamente ciò che penso. Ho iniziato Valknut pubblicandolo su watt pad, ora c’è Blood on Fire e ho provato a pubblicare anche il secondo volume della Valknut saga, prima di decidere dopo appena pochi capitoli di toglierlo.
Wattpad è una buona applicazione, ma personalmente non ho sentito questa sensazione di ‘unione’ tra scrittori. Ho percepito ben altre sensazioni tanto da non riuscire mai davvero a sentirmi a mio agio, e mi dispiace perché credo che sia una piattaforma che può dare moltissimo.
Probabilmente e semplicemente, non fa per me perché di fatto non sono riuscita a entrare nel meccanismo che vi è all’interno di wattpad, quindi sarà forse colpa mia o più facilmente è questione di carattere o di un mio modo diverso di vedere e vivere le cose.
Ad esempio mi trovo benissimo su EdizioniOpen. Una piattaforma che offre in maniera differente un modo per scrivere, conoscere altri scrittori e leggere racconti e serie, davvero molto ben fatte. Qui mi sento a mio agio e respiro un climax diverso, più adatto a me… ecco credo sia questione di carattere e di come si vedono e si vivono le cose.
Ma sto divagando… Se consiglio watt pad? Sì, è un modo come un altro per buttarvi nel mondo della scrittura, conoscere e farvi conoscere. Quindi se non siete dei lupi solitari come la sottoscritta, buttatevi.

Dove possono trovarti i tuoi lettori?

Mi potete trovare su Instagram : @louca_loba89
Tumblr: https://valknutsoulofvalkyrie.tumblr.com/
Facebook: https://www.facebook.com/valknutsaga/
Ho da poco creato anche un sito/blog che forse andrà a sostituire tumblr e facebook, sto valutando: https://valknutsaga.wordpress.com/

Il nickname di wattpad, sulla quale potete leggere Blood on fire è: Louca_Umbra.
Mentre se volete leggere qualcos’altro di mio potete trovarmi anche su Edizioni Open: https://edizioniopen.it/membri/vanessacornacchia/

Se siete della provincia di Como, potete trovare Valknut all’interno dell’elenco dei libri della Biblioteca dell’Ovest di Como, servizio OPAC.

Se siete arrivati a leggere fin qui, vi ringrazio per avermi offerto un pò del vostro tempo.
In caso voleste saperne di più su Valknut o anche solo per scambiare quattro chiacchiere con me, sapete ora come rintracciarmi e semmai doveste tuffarvi nel mio mondo, non potrà che farmi piacere.
Grazie di nuovo, di tutto cuore.

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