Intervista a Nadia Boscu, autrice del fantasy “La chiave del portale”

Su Nadia Boscu c’è tantissimo da dire. È innanzitutto un’autrice che non abbandona un solo giorno i libri e la scrittura, che si snoda tra le faccende domestiche, la famiglia, gli amici e i viaggi da cui attinge molto per dare vita alle sue storie. Detta anche “la figlia del pescatore” per il mestiere di suo padre – uno degli uomini che ammira di più -, il profumo del mare ha sempre fatto parte della sua vita. Nadia è nata a Cagliari nel 1979 ed è cresciuta in un ambiente suggestivo, nel cuore della città, dove gli anziani sussurravano storie di anime dannate e tra le vie si mormorava di scavi che rivelavano stanze segrete. Questa è l’essenza del quartiere medievale di Castello, che ha visto muovere i suoi primi passi non solo fisici, ma anche verso mete fantastiche. Avere la testa tra le nuvole è sempre stata una sua caratteristica, cosa che tuttavia non le ha impedito di diplomarsi in ragioneria e conseguire la laurea nel 2004 in scienze biologiche. Ha letto parecchio e ha sempre scritto, ma la rabbia necessaria per decidere di fare sul serio è maturata solo nel 2014, anno in cui è nato il suo primo ebook di genere horror, “Uno sguardo nel terrore” (pubblicato nel 2015 dalla GDS). “Far spaventare gli altri mi ha sempre divertito molto e l’horror è stato uno dei miei primi amori”, dichiara la scrittrice. Ma se una parte di lei tende all’oscurità, l’altra è senz’altro fatta di pura luce e si rivela col fantasy. Nel 2016 infatti è stato pubblicato, dalla casa editrice Lettere Animate, il suo primo romanzo di questo genere, “La Chiave del Portale”. Poiché la sua mente non riesce a esser fedele a una sola storia, spesso si ritrova a lavorare su racconti brevi, che le permettono una certa libertà d’azione: alcuni di essi sono stati pubblicati in diverse antologie, oltre che nella raccolta “Il mio Carosello”. Durante questo suo percorso, Nadia ha avuto l’onore e il piacere di conoscere tante persone, tra i quali molti autori: ed è proprio grazie al loro supporto se la strada verso i suoi sogni risulta a volte meno faticosa e certamente più piacevole.

Il libro horror “Uno sguardo nel terrore” è stato il tuo primo “prodotto” in ambito letterario. Nel 2016 tuttavia hai messo da parte la vena “oscura” per far posto al fantasy. Da dove nasce la passione per tale genere e, in ultima analisi, per la scrittura?

Il fantasy mi libera e mi fa stare bene. Lo paragono ad una bella barretta di cioccolato assaporata con calma e piacere. La passione per questo genere risale probabilmente ai film visti già in tenera età e di seguito ai primi libri letti con gusto, che mi permettevano di evadere dalla noia quotidiana grazie alla promessa di incredibili avventure.

 

Quali sono gli autori o i libri che ti hanno maggiormente segnato?

Sicuramente Stephen King e Terry Brooks. I libri che hanno preso dimora nel mio cuore sono: “Gli Occhi del drago” di Stephen King (perché è il primo che ho letto); “Il Signore degli Anelli” di Tolkien e tutta la saga della “Torre Nera” di King. Col tempo se ne sono aggiunti parecchi, ma questi costituiscono le mie fondamenta.

 

“La chiave del portale” è il tuo primo libro fantasy. Dovendo riassumere in poche righe la sua storia, senza svelarci troppo, cosa diresti?

Ci sono tanti mondi, ognuno ha il suo Portale e ogni Portale ha una Chiave che non deve cadere nelle mani dell’oscurità che ne corromperebbe l’equilibrio facendolo finire nel caos. La Dimora, perno di connessione tra tutti i mondi, combatte la sua lotta per contrastare l’avanzata delle tenebre avvalendosi di numerosi aiutanti come le Portatrici di Luce, i Primi Guardiani e i gatti guida.

Angela e Giuseppe, due adolescenti in apparenza normalissimi, dovranno far appello a tutto il coraggio e la determinazione nel loro animo quando si troveranno nel bel mezzo di questa guerra, ad affrontare le loro paure più profonde.

 

Da quali elementi sei partita per scrivere questo libro? Ci sono dei messaggi particolari che veicola?

Sono partita dall’importanza del mantenimento di un equilibrio importantissimo per ognuno di noi: quello tra luce e tenebra.  I messaggi sono diversi: come ho già accennato la luce e la tenebra fanno parte di ogni essere umano il cui mondo può venir distrutto se incapace di dosare le due forze. Ho voluto evidenziare il potere della speranza per affrontare le prove difficili che ci vengono poste davanti, considerando che spesso è l’unica cosa che rimane. Ho cercato di sottolineare, inoltre, quanto sia importante l’aiuto degli altri e la collaborazione per raggiungere una meta, o anche solo per compiere un cammino che si presenta più arduo del solito, Nonché tenere a mente, nei momenti più difficili, che non si è mai soli!

“La chiave del portale” è edito “Lettere Animate”. Come sei arrivata a questa casa editrice e come ti sei trovata?

Dopo aver terminato la stesura del romanzo, l’ho inviato alle case editrici che ho ritenuto idonee per il tipo di lavoro che proponevo. Dopo diversi mesi sono arrivate alcune risposte e quella di Lettere Animate è stata quella che più mi ha convinta. C’è stata una correzione di bozze, ma non un vero e proprio editing (all’epoca la casa editrice non se ne occupava ancora pienamente), e dopo alcuni scambi, e la scelta della cover da parte mia sul sito da loro proposto, si è arrivati alla pubblicazione del libro.

 

Come ti sei sentita nell’esatto istante in cui hai terminato di scriverlo.

Quando termino di lavorare sui miei libri mi sento sempre molto soddisfatta ed emozionata. Nei giorni seguenti la sensazione è quella di essere avvolta in una coperta di benessere, come se avessi superato un esame molto difficile preparato per lungo tempo. Nel caso del fantasy “La Chiave del Portale” non è stato diverso: ho camminato sulle nuvole.

 

Da poco hai pubblicato l’antologia “Il mio Carosello”, volume che raccoglie ben 21 racconti. C’è un filo conduttore che lega queste storie?

No, nessun filo conduttore. Ciò che li accomuna è che si tratta di storie brevi, talvolta anche solo di due pagine. In realtà lo stile dei racconti vuole richiamare la fantasia del lettore, stimolarla. Spesso,  infatti, si tratta di finestre aperte su cui ci si può affacciare… e fantasticare.

 

Hai nuovi progetti in vista? Puoi anticiparci qualcosa?

Le idee sono tante, ma devo sempre fare i conti con il tempo disponibile. Sicuramente tornerò a lavorare sul seguito del fantasy “La Chiave del Portale” che, sebbene autoconclusivo, lascia un ampio spiraglio per un progetto più grande che mi piacerebbe vedere realizzato. C’è anche un horror in cantiere, resta da vedere chi arriverà prima al traguardo.

 

Dove possono trovarti i tuoi lettori?

Per qualsiasi informazione e curiosità sui miei lavori, o semplicemente per scambiare opinioni su letture e idee, sono disponibile ai seguenti indirizzi:

https://it-it.facebook.com/Nadia.BoscuAutrice/

https://nadiaboscuautrice.wordpress.com/

Ringrazio voi, che avete letto, e Giuseppe Gallato per il suo tempo e per l’attenzione dedicatami. Ne sono davvero onorata. Come ho già detto in altre occasioni: questa è una strada tutta in salita, ma talvolta si incontra qualcuno che ci allevia la fatica e ci tiene compagnia sostenendo con noi il peso dei nostri sogni.

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