Intervista a Eugene Pitch, lo scrittore degli hyperbook

Lo scrittore Eugene Pitch.

Eugene Pitch è uno scrittore che sa fare bene il proprio lavoro. Attraverso uno stile veloce, d’impatto, in cui l’action detta legge senza far cadere mai la trama nel banale, Eugene sa come catturare il lettore, coinvolgerlo e tuffarlo nel cuore stesso della storia. I suoi impianti narrativi sono semplicemente formidabili, grazie ai ritmi adrenalinici, ai diversi colpi di scena e ai cliffhanger mozzafiato, tutti escamotage narrativi presenti nel suo “Hyper” modo di concepire i ro

manzi.

Eugene Pitch ha una laurea in lingua e civiltà giapponese. Attualmente risiede in Giappone dove lavora come insegnante di inglese. Grande appassionato di lettura, debutta nel 2017 con il suo primo romanzo “Absorption – I Colori del Sangue“, un hyperbook dalle tinte thriller. Nel 2018 esce il prequel “Conception – La Genesi della Perfezione“, nonché una nuova edizione della sua opera principale completamente rinnovata e rieditata. Nello stesso anno “Conception” e il suo spin-off “Ignition” vincono il concorso di Hidden Talents in ben due categorie, thriller e azione. Al momento è al lavoro sul terzo capitolo della saga che potrebbe essere pubblicato entro il 2019. Eugene Pitch collabora inoltre col sito de “Gli Scrittori della Porta Accanto” come corrispondente dal Giappone.

 

 

Da quanto tempo porti avanti questa tua passione? C’è forse un romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?

Ho cominciato scrivendo alcuni racconti brevi con una vecchia macchina da scrivere quando ero ancora alle scuole medie. Sono seguite poesie, canzoni e perfino una piccola sceneggiatura teatrale con gli amici. Ma il mio primo romanzo l’ho completato nel 2017, ben prima di quanto immaginassi, dato che mi ero ripromesso di scriverlo una volta andato in pensione! Penso che il libro che per primo mi ha spinto ad avvicinarmi al thriller sia stato Abissi di Lincoln Child.

 

Data la tua produzione letteraria, il genere con cui ti trovi più a tuo agio è sicuramente il Thriller. Quali sono le motivazioni alla base di tale preferenza?

Il Thriller è solo uno di tanti generi che mi appassionano, ma seguirne in parte i canoni mi è venuto spontaneo per le mie opere, merito non solo dei libri che leggo, ma anche dei film che adoro. Mi piace dare emozioni forti, e attraverso la paura, il mistero e l’azione dò vita a piccole storie con la speranza di competere col sonno. Mi spiego: come dice Marco Montemagno, oggi il tuo peggior nemico è il sonno; ovvero se il lettore la sera preferisce occupare il tempo a dormire invece di leggere il tuo libro, allora hai già perso. Per non parlare di Netflix!

 

Con i tuoi romanzi hai sperimentato uno stile fresco e dinamico, ispirato da grandi autori quali Dan Brown e George R. R. Martin. Stiamo parlando degli hyperbook, opere che ho avuto il piacere di leggere e apprezzare, in cui emerge un uso – a mio avviso ottimo – dei cliffhanger. Di cosa si tratta nello specifico e da dove nasce l’idea che ti ha portato a dare origine a questo “filone”?

L’hyperbook è stato ideato per tutte quelle persone che vorrebbero leggere, ma non ne hanno il tempo. L’obiettivo è che sia letto tutto d’un fiato. Tra i vari elementi usati per favorirne la dinamicità c’è appunto il cliffhanger che uso alla fine di ogni capitolo. Troncare l’azione per invogliare a proseguire la lettura è una tecnica utilizzata, per esempio, proprio da Dan Brown e George R. R. Martin.

 

Oltre agli hyperbook, hai scritto anche diverse hyperstory: romanzi più brevi e con meno personaggi. Ti va di parlarcene?

Al momento ho scritto due hyperstory, Ignition e Redemption, che sono rispettivamente degli spin-off di Conception e Absorption. Con esse cerco di sviluppare dei personaggi che negli hyperbook avevano avuto un ruolo più marginale o necessitavano comunque di un approfondimento. In questi scritti cerco di dare ancora più spazio all’azione. Redemption l’ho scritto tutto in meno di 24 ore, per testare i miei limiti, e ho deciso di renderlo gratuito sul mio sito.

 

I tuoi romanzi sono anche sottoposti a trasposizione audio, un “settore” che – secondo alcune recenti statistiche – pare stia tornando alla ribalta. Come ti sei organizzato per realizzare le versioni audiolibro e audiofilm delle tue opere? Da una parte c’è dispendio di energia, dall’altra una grande soddisfazione. Il gioco vale la candela?

Se per la versione audiolibro di Conception mi ero avvalso della collaborazione dell’attore Alessandro Anglani, per le mie restanti opere ho deciso di mettermi alla prova e le ho registrate in casa in pochi giorni. È stata un’esperienza impegnativa registrare per ore, in estate, sotto a una spessa coperta invernale per limitare i rumori, ma il risultato mi ha soddisfatto molto. La fase di post-produzione mi occupa però settimane di lavoro. All’estero gli audiolibri occupano ormai il 30% del mercato letterario, ma qui in Italia, a parte Audible, LibriVivi ed Emons, stentano ancora a decollare. Io confido che presto ci sarà il boom, e quando arriverà i miei hyperbook saranno già lì per chi sarà interessato.

 

Nel 2019, come già hai annunciato sui vari social, ci sarà anche il debutto a livello internazionale con la commercializzazione di Conception in lingua inglese. Stai mirando a qualche “bacino d’utenza” in particolare?

Pubblicare soprattutto nel mercato americano è un sogno che coltivo da tempo. I grandi numeri sono tutti lì. Sarà interessante mettersi alla prova con un pubblico straniero.


Parliamo un po’ di te. Che tipo di scrittore sei? Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo stile, quali sarebbero e perché?

Direi che il mio stile è cinematografico, veloce e imprevedibile. O almeno ci provo! Il cinema è un’altra mia grande passione, la velocità rispecchia quella con la quale si esterna la mia creatività e l’imprevedibilità dà tutto il divertimento, sia nel leggere un hyperbook che nello scriverlo!

 

Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Al momento sto lavorando a due hyperbook. Uno è Fascination – L’insidia della Bellezza, che ho quasi ultimato ed è il sequel di Absorption. L’altro invece riflette il mio interesse per gli anni 80 e 90 ed è un progetto a sé stante intitolato Strange Town, dedicato agli appassionati non solo del thriller, ma anche dei Goonies e Stranger Things.

 

Dove possono trovarti i tuoi lettori?

Anzitutto sul mio sito www.eugenepitch.com dove potranno scaricare gratuitamente la mia hyperstory Redemption. Poi su www.facebook.it/EugenePitchOfficial www.instagram.com/eugene.pitch.official e www.twitter.com/pitcheugene.

Per chi fosse interessato ai miei hyperbook, li trovate in esclusiva su Amazon, gratuiti per chi ha Kindle Unlimited.

Grazie per questa opportunità e un saluto speciale a tutti gli amanti della lettura; che la loro passione possa portarli verso mondi ed emozioni inesplorate e arricchirli nel profondo.

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